18 Novembre 2013: 2° anniversario della morte di Luigi De Michele, fratello di Renato

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Così lo ricordava Pietro sul suo giornale Pannese….Leggi qui

Ricordiamolo anche così con le stesse parole scritte da suo fratello Renato e dal compianto Pietro De Michele sul suo blog:
…venerdì 18 novembre 2011: Stamane, alle 4,00 mio fratello Gigi ci ha lasciati.
E’ prima entrato in coma per una crisi respiratoria in serata di ieri, poi è finito accanto a me in nottata.
Non aveva voluto che si parlasse troppo della sua malattia (SLA), e l’abbiamo rispettato.
Se n’è andato, quindi, come ha vissuto, delicatamente e senza rumore.
Era nato a Panni (4.12.1943) e a Panni tornerà.
Voglio lasciare a chi gli ha voluto bene, la frase premonitrice che introduce il suo libro che spero venga un giorno pubblicato:

“E’ possibile che tutto debba finire nel nulla?

Forse sì… ma che senso avrebbe allora il tutto?
Io credo invece, ed è più che una sensazione, che qualcosa di noi sia destinato a vivere, ma in un modo diverso, più pieno, più soddisfacente.
Credo che la vita di ognuno sia solo una breve parentesi, una delle tantissime storie che il tempo via via cancella dalla memoria degli uomini, ma che resta parte integrante ed eterna dello spirito del mondo e di cui rimane traccia indelebile nella memoria di Dio”. l.d.m.
Renato
e poi Pietro….scrive:
Al ritorno dal Pronto Soccorso degli OO.RR. di Foggia,reduce da una fastidiosissima emorragia nasale,verso le ore 2,00 andai a letto, spossato e debole per la perdita di sangue avuta,ma alle ore 4.04 un lampo ha attraversato la mia mente e i miei occhi a tal punto da farmi alzare e…Gigi se n’è andato,pensai, non senza avermi prima salutato…
Luigi De Michele,mio fratello carnale e mio cugino mi hanno lasciato e…”il dolor dilaga”,come asserisce nella sua magnifica poesia l’anima benedetta di mia cognata Rosa Staffieri,volata anch’essa in cielo per raggiungere il suo adorato marito.
…e il dolor dilaga…si espande e spacca il cuore.
Nati con 26 giorni di distanza crescemmo insieme come e più di due fratelli fino alla nostra pubertà e poi le nostre vite si separarono come le tante altre nelle più svariate parti del mondo, ma la nostra lontananza è stata solo e soltanto corporale perchè mai ci siamo separati con l’animo e con lo spirito, i nostri incontri estivi a Panni erano momenti di beatitudine per noi,l’uno vedeva,visivamente, nell’altro la gioia di stare insieme, di tornare a stare insieme anche se per poco tempo.
Ora che il corpo non ha importanza alcuna la nostra vita,già eterna per lui, e per me ancora temporanea su questa terra,sarà soltanto gioia di stare insieme con tanti dei nostri cari che ormai ci aspettano per ricostruire la nostra grande famiglia,quella dei Trentapil.
L’umiltà,la dignità,il dovere,l’amore verso la famiglia tutta,il rispetto,l’onestà in tutti sensi ed aspetti della vita,il rifiuto dell’apparenza, della la ricerca di notorietà o fama che,spesso,ottenebra la mente di tanti uomini per poi trovarsi in pugno “il nulla”,il silenzio dell’ascolto,la mente sempre aperta ed attenta a qualsiasi fatto o accadimento,la ricerca del proprio “ego” lo ha visto impegnato in profondi studi sociali e religiosi e da questi ne ha fatto un proprio discernimento e,me lo auguro con tutto il cuore,abbia trovato risposte adeguate alla sete di sapere…chi siamo…perchè siamo.
So riuscito oggi ad abbracciare la sua bara e lasciargli qualcosa da fare in Paradiso, gli ho detto: Mò ca stai Là datti da fare anche per me,quando verrà il mio turno cerca di riservarmi un posto accanto al tuo,altrimenti mo che vengo io so guai per te.

Mai e poi mai Gigi non mi ha accontentato e sono certo che il posto per me lo ha già riservato.

Prima di entrare in coma ha detto a sua fratello Renato: visto? riesco a fregarvi sempre per prima io…

Mi dispiace soltanto che non vedrà,con gli occhi umani,la nascita del suo secondo nipotino che porta in grembo la sua adorata figlia Veronica,ma sono certo che da lassù non se ne perderà una…

Grazie Gigi per essere stato con noi per questi 68 anni,resterai,comunque,mai dimenticato nei nostri ricordi…e,visto che ti trovi abbraccia per me mio fratello Luigi e tutti i nostri parenti e amici che ci hanno preceduto e di loro: questo è l’abbraccio di Pietro che vi ha amato ed ama sempre e per sempre.

Addio…arrivederci Gigi,che il Signore ti accolga e ti dia il posto che hai meritato su questa terra per la tua bontà e semplicità che hai profuso in questa vita terrena.

QUESTI ERA GIGI…UN UOMO CHE NON HA SPRECATO UN SOLO MINUTO DELLA SUA VITA MA NE HA FATTO TESORO.
Non so quanti libri ha scritto,pochi o tanti,ma di certo almeno uno, il più significativo,con l’aiuto dell’altrettanto ed amato cugino Renato, “Il Catello” si fa carico di farne una pubblicazione libraria e,nell’agosto 2012,a Dio piacendo,la sua presentazione a Panni…il suo e nostro adorato paesello.
Sarà fatto…anche se sarà l’ultima cosa che farò!
Ciao Gigi…fratello mio adorato…arrivederci!

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